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Comitato civico per l'acqua pubblica di Raffadali: "Basta con Girgenti Acque"

Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie“

La collocazione dei contatori da parte di “Girgenti Acque s.p.a”,oltre ad essere inopportuna, nelle condizioni date è anche “contra legem”. 
Che l’installazione dei contatori, in tubazioni tenute sotto pressione dall’aria che vi circola e solo occasionalmente dalla poca, spesso scadente, acqua che vi viene immessa, per poche ore, ogni otto o dieci giorni, sia oggi inopportuna, perché inevitabilmente destinati a misurare più aria che acqua, come testimoniato dalle numerose bollette salate emesse da Girgenti Acque, dovrebbe essere una realtà accettata da tutte le persone di buon senso.

 Ma, per aggirare tale oggettivo ed incontrovertibile dato di fatto, si sostiene che l’istallazione dei contatori risponda a un obbligo di legge.

Ma quale legge è?
Ricordando Calamandrei, per noi la vera legge è quella reclamata da milioni di italiani, contro la gestione privata dell’acqua pubblica; la legge, quindi, che il popolo vuole e che i cittadini vogliono rispettare perchè la reclamano così.

Per Girgenti Acque S.p.A, l’unica legge è costituita dalle clausole di vecchio e obsoleto contratto che tutti, a seguito della annunciata inchiesta della Procura della Repubblica di Agrigento, dicono di volere risolvere.
Il conflitto è insanabile.

Ma, all’interno di questo conflitto, da che parte stanno le istituzioni-gli Ati i Sindaci e quanti altri?
Si schierano a favore della vera legge, voluta e reclamata dagli italiani, o delle clausole contrattuali invocate da Girgenti Acque?

Sembra essere in atto una sorta di terremoto politico proteso a porre nel nulla tale contratto;
in tal senso vengono costituiti tavoli tecnici a tutti livelli,si alzano, quotidianamente, nuvoloni neri in ogni parte dell’orizzonte:  basta con girgenti acque - si  annulli il contratto.

Ma se fosse veramente così, che senso ha, invocare il rispetto delle clausole di un vecchio contratto che tutti vogliono porre nel nulla?
E per quale via si intende conseguire tale risultato?

A quanto se ne sa, la via, ipotetica e non ancora in atto, sarebbe quella giudiziaria della risoluzione del contratto per asseriti inadempimenti di Girgenti Acque.

Se è così, la causa sembra compromessa in partenza. Lo Studio Legale, che pare assista Girgenti Acque, –Avv.ti Giovan Battista Campa e Pier Ferdinando Cavallo- riuscirà facilmente ad avere ragione sulle pretese di controparte.

Nessun principe del foro, o luminare del diritto, ha mai avuto ragione sulle argomentazioni addotte dagli avvocati Campa/Cavallo che, di fatto, vanificano nel tempo ogni, pur legittima e fondata, deduzione avversaria. 

Forse bisognerebbe esplorare altre vie, partendo dalle indagini in corso da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Per intanto e nell’immediato, le istituzioni si schierino a difesa dei cittadini e della legge che gli stessi reclamano e che vogliono rispettare.

Si sospenda l’installazione dei contatori da parte di Girgenti Acque spa, con ciò dando una parola di speranza e di conforto (calamandrei) ai cittadini furibondi, amareggiati, isolati e abbandonati nelle mani di complesse e articolate società private, per riprenderla subito dopo, quando nel tubi circolerà più acqua buona che aria, attraverso una gestione pubblica trasparente e conforme alle leggi reclamate dal popolo.

Tutto il resto sa di aria fritta – con zucchero a velo - Ve ne accorgerete. Prepariamoci alla mobilitazione cittadina.
Il Comitato Civico Per l’Acqua Pubblica  Raffadali

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