“Reporter allo sbaraglio” intervistano il sindaco Silvio Cuffaro
Il sindaco, considerando la giovane età dei bambini (circa otto anni) si è detto stupito delle capacità, del senso critico e della maturità dimostrati dai giovani intervistatori, auspicando che fra qualche anno possano loro prendere in mano le redini della nostra città
Si è svolto ieri, nell’aula consiliare del comune di Raffadali un incontro tra il sindaco Silvio Cuffaro e un gruppo di bambini del plesso Garibaldi che stanno portando a compimento un progetto di giornalismo intitolato “Reporter allo sbaraglio”.
I bambini erano accompagnati dalla responsabile del progetto, l’insegnante Maria Antonietta Alaimo e dalla tutor, l’insegnante Maria Rosa Librici.
Cuffaro, che era accompagnato dagli assessori Giovanna Vinti e Salvatore Galvano, ha risposto per circa un’ora a tutte le domande rivoltegli dai giovani cronisti, soddisfacendo ogni loro curiosità.
Il sindaco, considerando la giovane età dei bambini (circa otto anni) si è detto stupito delle capacità, del senso critico e della maturità dimostrati dai giovani intervistatori, auspicando che fra qualche anno possano loro prendere in mano le redini della nostra città.
“È veramente stupefacente – ci ha detto l’insegnante esperto, Maria Antonietta Alaimo - come bambini così piccoli si siano appassionati a questo progetto. Dopo alcuni incontri di preparazione, abbiamo incontrato un giornalista locale e poi il comandante della stazione dei Carabinieri, il maresciallo Armando Manzo e infine il sindaco Cuffaro.
Tutto questo lavoro di preparazione darà vita, alla fine, a un giornalino che sarà realizzato dai bambini. Voglio ringraziare la nostra Dirigente Scolastico, dott.ssa Silvana Spirio, per le opportunità date nell'attivazione di tante idee, progetti e strategie educative e didattiche che hanno contribuito all’arricchimento e all’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto.
Voglio infine ringraziare la ditta degli autobus Cuffaro, che gratuitamente ha fornito il servizio bus per permetterci gli spostamenti in caserma e al comune”.