Il sindaco Di Benedetto: "Abbiamo ereditato più di tre milioni di debiti"
La decisione di aumentare i tributi locali è stata per noi una decisione sofferta. Provvedimenti che non abbiamo varato certamente a cuor leggero. Facendo questa scelta ci siamo assunti la responsabilità istituzionale che ci compete.
La demagogia o le strumentalizzazioni oggi non servono - questo scrive in una nota il sindaco di Raffadali Giacomo Di Benedetto - esibirsi in facili e suggestivi proclami ancora meno. Serve piuttosto grande senso di responsabilità per salvare il Comune e i cittadini dal rischio dissesto finanziario verso il quale la passata Amministrazione lo ha pericolosamente avviato.
La decisione di aumentare i tributi locali - continua la nota - è stata per noi una decisione sofferta. Ma non c’era e non c’è alternativa. La montagna di debiti ereditata, più di 3 milioni di euro, oltre a diversi crediti vantati da varie ditte e ai tagli nei trasferimenti da parte di Stato e Regione per circa 2 milioni di euro, ha costretto l’amministrazione a rivedere, suo malgrado, la pressione fiscale. Provvedimenti che non abbiamo varato certamente a cuor leggero. Facendo questa scelta ci siamo assunti la responsabilità istituzionale che ci compete, per offrire una speranza alla comunità raffadalese ed evitare gravi e peggiori danni. Pur consapevoli dell’impatto negativo sul tessuto sociale ed economico del paese. Pur consapevoli che abbiamo operato e stiamo operando per tamponare emorragie prodotte non sicuramente da noi.
E allora è necessario che tutti prendano coscienza e conoscenza di come stanno realmente le cose, in quale critica situazione finanziaria versano le casse comunali. Puntare l’indice, crocifiggere è semplice ed al contempo irresponsabile. Ma covviamente c’è chi lo fa in malafede, c’è chi lo fa invece bonariamente, magari perché non è adeguatamente informato. A loro noi vogliamo in particolare rivolgerci per offrire in modo dettagliato il quadro debitorio esistente al 31 dicembre dello scorso anno, quando evidentemente non era questa Amministrazione a governare Raffadali.
Ci siamo trovati questi numeri, seguiti dal segno meno:
- Euro 2.359.665,48 debito nei confronti dell’Ato Gesa Ag 2;
-Euro 114.641,00 debito nei confronti di Ifitalia;
- Euro 477.600,00 debito nei confronti dell’Enel;
- Euro 108.420,00 debito trasporto pendolari 2011 impegnati sul bilancio 2012;
- Euro 87.584,00 debito gasolio, utenze etc 2011 impegnato nel 2012.
E passiamo ora in rassegna i minori trasferimenti dello Stato e della Regione rispetto al 2011. Per quanto riguarda i fondi provenienti da Roma, si registra una riduzione di Euro 1.442.023,00. Per quelli provenienti da Palermo il taglio è nella misura di Euro 711.176,10. La somma complessiva decurtata si attenua leggermente per via dell’introduzione dell’Imu, il cui gettito destinato alla casse comunali è maggiorato di Euro 362.559,00 rispetto allo scorso anno quando si era in regime Ici.
E completiamo il quadro con la situazione relativa al recupero degli evasori da parte della società A&G che si occupa della riscossione dei tributi locali. A fronte di oltre 5 milioni di Euro di entrate, previste inizialmente per l’anno 2011, si è arrivati ad una successiva scrematura di Euro 2.198.516,94. Ad oggi l’introito effettivo, reale è di Euro 818.048,00. Queste sono allora le cifre, gli importi, le somme a disposizione. Che ripetiamo non sono frutto del nostro operato, della nostra programmazione. Le condizioni finanziarie sono quindi sotto gli occhi di tutti. E siccome la matematica non è un’opinione, siamo costretti a fare i conti con i numeri e non con le chiacchiere o con le poesie. Ed è in questo difficile contesto che stiamo lavorando per la redazione del bilancio di previsione - conclude la nota del sindaco Di Benedetto.